Onestamente non sapevo che il primo passo della filiera dei chip (e non solo anche dei moduli fotovoltaici) fosse così consolidato, quasi a livelli di monopolio. Prima di ASML, prima dei software EDA, c'é la materia prima.
Non é che questo da un vantaggio primario agli States? O perlomeno faciliterebbe un reshoring della filiera?
sì e no. È sicuramente un bottleneck iniziale ma non è "insuperabile" (perlomeno al momento) come quello di ASML.
Nel senso che il quarzo di Spruce Pine non è usato dentro i chip ma nel processo di produzione per fare specifici "strumenti" che si chiamano "crucibles" (delle specie di invasi) e sono coinvolti in una specifica parte del processo di produzione che si chiama "processo Czochralski".
Sono strumenti importanti, e soprattutto economici, ma in casi estremi non sarebbero del tutto insostituibili. Il problema sarebbe soprattutto il tempo necessario al loro rimpiazzo che potrebbe avere effetti nocivi sulla filiera.
Grazie dottore.
Onestamente non sapevo che il primo passo della filiera dei chip (e non solo anche dei moduli fotovoltaici) fosse così consolidato, quasi a livelli di monopolio. Prima di ASML, prima dei software EDA, c'é la materia prima.
Non é che questo da un vantaggio primario agli States? O perlomeno faciliterebbe un reshoring della filiera?
Saluti
Buongiorno,
sì e no. È sicuramente un bottleneck iniziale ma non è "insuperabile" (perlomeno al momento) come quello di ASML.
Nel senso che il quarzo di Spruce Pine non è usato dentro i chip ma nel processo di produzione per fare specifici "strumenti" che si chiamano "crucibles" (delle specie di invasi) e sono coinvolti in una specifica parte del processo di produzione che si chiama "processo Czochralski".
Sono strumenti importanti, e soprattutto economici, ma in casi estremi non sarebbero del tutto insostituibili. Il problema sarebbe soprattutto il tempo necessario al loro rimpiazzo che potrebbe avere effetti nocivi sulla filiera.
Grazie dottore
bravissimo Alemanni, peccato che si mangi qualche parola quando relaziona